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La panchina della comprensione

“La casa non è il posto dove vivi, 
ma quel luogo dove c’è qualcuno che cerca di comprenderti” 
(C. Morgestern).

Idealmente tutti ci auguriamo di avere nella nostra quotidianità un rapporto di coppia basato sulla comprensione e l’ascolto ma psicologicamente cosa significa stare tutto il giorno insieme?

Rispetto al solito stiamo trascorrendo molto più tempo in casa con il partner e può accadere che arrivi la noia e aumenti il nervosismo. 

Lo spazio di casa diventa piccolissimo, tanto che sembra di non averne abbastanza per sé.

Forse, prima di riflettere sulla relazione di coppia, occorre pensare in termini individuali chiedendoci cosa stia accadendo dentro di noi in queste settimane: 

vivere a stretto contatto con l’altro è una forzatura? Non avere tempo per sé è sopportabile? 
La nostra coppia diventa teatro di ciò che accade dentro di noi e spesso amplifica le emozioni e gli stati d’animo. 

E’ opportuno prestare attenzione alle difese psicologiche che spontaneamente ci portano a proiettare la negatività sull’altro, sugli eventi esterni e ad attribuire un giudizio critico sul comportamento del partner portandoci ad attaccare i suoi aspetti di fragilità. 

Il disagio individuale legato alla condizione di vita attuale mette a rischio tutti gli equilibri di coppia e familiari. 

Lo psicologo John Grey autore del bestseller “Gli uomini vengono da Marte, le donne vengono da Venere” sottolinea che una delle principali differenze esistenti tra uomini e donne è il loro modo di affrontare lo stress. 

Secondo Grey le donne desiderano, soprattutto, ricevere comprensione mentre gli uomini desiderano ricevere accettazione. 

Una donna si sente compresa quando un uomo la ascolta con partecipazione. 
Più questo bisogno è soddisfatto, più sarà facile dare al compagno l’accettazione che lui desidera. 

Un uomo si sente accettato quando viene rispettato il suo bisogno di momentanea
chiusura e introversione nel momento in cui deve affrontare una difficoltà o un problema.
In queste circostanze, le necessità dei due sessi divergono (2008). 

L’incapacità di capire e accettare questa differenza crea nei nostri rapporti delle frizioni, che possono minare seriamente la stabilità del rapporto di coppia.

Accanto alle differenze di genere occorre inoltre ricordare che ognuno di noi ha una propria individualità, una propria storia di vita e un passato di esperienze e di sofferenze che si possono riattivare in una condizione di trauma collettivo. 

In uno stato di emergenza le abitudini e la rassicurante routine non esistono più. 

Non si può spiegare l’amore ma possiamo rievocare quali bisogni ci hanno spinto a creare una relazione con quella persona: il bisogno di vicinanza, intimità, di sostegno, di presenza, di stabilità. 

Quando in questi giorni si ripresenterà un clima conflittuale in casa 

sediamoci sulla nostra panchina immaginaria, metafora del luogo della comprensione e conforto reciproco, incontriamoci in un silenzio condiviso e proviamo a riflettere insieme: 

Ma tu come stai veramente? Di cosa hai bisogno in questo tempo per vivere serenamente insieme a me? 

L’amore richiede impegno, è la capacità di fare un passo indietro per permettere all’altro di fare un passo avanti. 

Concediamoci di costruire tante “panchine della comprensione reciproca”.

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