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Siamo Noi, nonostante “lui”

In questi giorni tutto sembra bello e brutto contemporaneamente.

Da una parte non vediamo l’ora di uscire, dall’altra ci chiediamo E adesso?

Siamo spaesati. 

I nostri punti di riferimento son rimasti nel “mondo di prima”, abbiamo perso il nostro ambiente abituale.

Tutto è strano e un pò irriconoscibile.

Uscire significa prendere atto di com’è cambiato il mondo: città semi deserte, negozi vuoti, persone con mascherina e guanti. 

Ci hanno spiegato che dovremo convivere con il virus.

Convivere è un verbo che evoca progetti di vita e scelte d’amore condivise tra le persone. Vivere-con solitamente significa reciprocità, collaborazione, un dare-avere, ma in questo caso il virus ha bisogno di noi per vivere mentre per noi è esattamente il contrario. 

Forse possiamo dire che dovremo sopportare la presenza del virus e nel frattempo, ricordandoci dell’ospite da tenere distante, potremo lentamente riprendere la nostra vita fatta di relazioni. 

Questa è la fase due: accettare che per un po’ di tempo nelle nostre relazioni saremo in tre: io, te e il virus (da tenere distante). 

La posizione di funzionamento del virus all’interno delle nostre relazioni inevitabilmente condizionerà il nostro modo di pensare, sentire e agire e modellerà qualitativamente il nostro senso di identità e appartenenza. 

I triangoli relazionali spesso alimentano stati di malessere e possiamo immaginare che i vissuti di intrusione e la paura del virus renderanno le relazioni più faticose. 

Ma siamo noi, nonostante il virus. 

Saremo capaci di ricordarcelo quando non sarà più necessario difenderci dal “nemico invisibile”?

Siamo occhi che si guardano, voci che si sovrappongono per esprimere pensieri, siamo spontaneità, interdipendenza e unicità. Le relazioni sono flussi d’energia vitale verso l’altro. Alle volte le relazioni fanno ammalare, altre volte possono curare. 

Oggi il mondo è strano ma anche familiare e quando questa condizione di vita sembrerà insopportabile ricorda che le relazioni ci possono regalare il senso di ricominciare a vivere. 

“.. dopo un po’ la vita ti sembrerà più facile e, così fragile, ricomincerai”. Si può piangere per aver perso quel mondo di prima, quell’amore.

“ ma capirai che il cielo è bello perchè in fondo fa da tetto ad un mondo pieno di paure e lacrime, 

E piangerai, oh altroché! 

ma dopo un po’ la vita ti sembrerà più facile e, così fragile, tornerai a vivere”. Cremonini. 

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